Anche se il fenomeno sembra essere sorto soltanto nell’ultimo decennio, in realtà la “storia d'amore” tra le donne e le loro unghie ha radici molto più antiche di quanto si possa pensare.
Facciamo un breve excursus
storico e andiamo un po’ indietro nel tempo, anzi, un bel po’ , infatti, la
decorazione delle unghie (e delle mani) risale a ben 7000 anni fa, quando, nel
5000 a.C. le donne indiane cominciarono ad usare una tintura rossa estratta
dalla pianta dell’henné per colorare di rosso le unghie e le dita delle mani, simboleggiando l’appartenenza
a un ceto sociale elevato.
Decorarsi le mani
e le unghie, infatti, ha sempre
rappresentato nel corso dei secoli un vero e proprio status symbol di
appartenenza a ceti sociali
privilegiati; questa pratica indicava che la persona non
svolgeva alcun tipo di lavoro manuale ma era la servitù a provvederne.
Sempre in Cina, nel 600
a.C., fa la sua comparsa un primo rudimentale allungamento delle unghie, delle
vere e proprie corazze-gioiello, decorate con metalli e pietre preziose.
Successivamente, per un lungo periodo,
si è distolto il pensiero dalla decorazione delle unghie, e la manicure
standard per le donne consisteva semplicemente in unghie corte e pulite.
Arriviamo al 1850, quando nasce lo smalto sotto forma
di pasta in polvere; il prodotto veniva semplicemente spalmato sul letto
ungueale per lucidarlo.
1924,
Cutex e Glaxo sono i primi a produrre
uno smalto liquido colorato, usando una vernice simile a quella utilizzata per
le carrozzerie delle automobili. Successivamente lanciano sul mercato il primo
remover a base di acetone sicuro per uso domestico.
Per quanto riguarda la ricostruzione vera e
propria abbiamo alcune date significative:
·
1920-1925 à
Ricostruzione in porcellana
·
1937 à
Precursore dell’acrilico
·
1953 à
Ricostruzione in seta
·
1957 à
Ricostruzione in acrilico o resina
·
1979 à
Ricostruzione in fiberglass o fibra di vetro
·
1981 à
Ricostruzione in gel
Arriviamo agli anni 2000, nasce in Giappone la Nail art, in cui convergono abilità ed estro artistico, che in poco tempo si espande a macchia d’olio in tutto il mondo.
Oggi le attività legate alla cura e
all’abbellimento delle unghie sono al culmine della popolarità, così come la professione
di Onicotecnica, termine che significa letteralmente “tecnico delle unghie”,
ovvero professionista esperta della
ricostruzione ed applicazione di unghie artificiali.
Le forme possibili sono sempre di più: quadrata,
mandorla, stiletto, squovale…. così come i finish, da quello cromato a quello
matte, passando per l’effetto “sabbia” , l’effetto “caviale, l’effetto “pelle”.
Il futuro del settore non è mai stato così luminoso.
Ciao Sabri!
RispondiEliminaCaspita che post super accurato!!!!
Non sapevo un sacco di cose D:
Ora lo condivido su tutti i miei social ^^
Un bacione,
Ila
eyelineronfleek93.blogspot.it
Ciao :) grazie mille! Sono contenta che ti sia piaciuto! :*
EliminaCiao Sabrina.
RispondiEliminaTi ho conosciuta grazie a Ilaria di Eyeliner On fleek, e caspita: che post!COmplimenti, mi hai fatto sapere molte cose che ignoravo!
COmplimenti anche per il tuo stile, mi piace moltissimo ^^
Ti seguo volentieri :D
Un caro saluto,
gloriamakeupfm.blogspot.it
Ciao! Grazie :) mi fa molto molto piacere!! :D
EliminaHo dato un'occhiata al tuo blog, mi è piaciuto molto e con piacere mi sono aggiunta ai tuoi follower :*